Storia del Commercio Equo e Solidale



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*Il Commercio Equo e Solidale è un approccio alternativo al commercio convenzionale; esso promuove giustizia sociale ed economica, sviluppo sostenibile, rispetto per le persone e per l’ambiente, attraverso il commercio, l’educazione e l’azione politica. Il suo scopo è riequilibrare i rapporti con i Paesi economicamente meno sviluppati, migliorando l’accesso al mercato e le condizioni di vita dei produttori svantaggiati, attraverso una più equa distribuzione dei guadagni. Il Commercio Equo e Solidale è una relazione paritaria fra tutti i soggetti coinvolti nella catena di commercializzazione: produttori, lavoratori, Botteghe del Mondo, importatori e consumatori.

Il primo negozio apre nel 1958 in USA e negli anni successivi il Commercio Equo approda anche in Europa.

Nel 1964 nasce  la prima Organizzazione di Commercio Equo.
Nel 1969 viene aperto il primo “Third World Shop”.

Le Botteghe del Mondo hanno un ruolo fondamentale nel movimento del Commercio Equo. Sono nate non solo come punti vendita, ma sono anche molto attive nella diffusione di una nuova consapevolezza. 

Il messaggio che diffondono è quello del “Trade not Aid”, che sottolinea l’intenzione di stabilire relazioni commerciali con il Sud del mondo, invece di appropriarsi dei benefici al Nord per poi far tornare una piccola parte di essi al Sud sotto forma di aiuti per lo sviluppo.